Comic House a 'I Libri per Strada' 2004
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- Creato Lunedì, 05 Aprile 2004 12:05
- Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2013 21:37
- Pubblicato Lunedì, 05 Aprile 2004 00:00
- Scritto da Comic House
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Per la prima volta, l'edizione 2004 de 'I Libri per Strada' ha visto la presenza di ben QUATTRO momenti che Comic House ha voluto dedicare al fumetto e all'illustrazione. I nostri ospiti per il 2004, infatti, sono stati Emanuele 'Lele' LUZZATI (Domenica 30 maggio 2004, ore 18.00), Luca ENOCH e Mario ALBERTI (Luned' 31 maggio 2004, ore 21.30), i DENTIBLU' (Mercoledì 2 giugno 2004, ore 21.30) e VAURO Senesi (Venerdì 4 giugno 2004, ore 21.30).
Ecco il racconto per parole ed immagini di questi quattro momenti magici !
Lele LUZZATI (Domenica 30 maggio 2004, ore 18.00)
Emanuele Luzzati (Genova, 1921) si trasferisce per motivi razziali nel 1940 a Losanna, dove nel 1944 si diploma alla Ecole des Beaux Arts et des Arts Appliquées. E' dello stesso anno il suo primo allestimento teatrale, assieme ad altri amici rifugiatisi in Svizzera tra cui Alessandro Fersen. Nel 1945 torna in Italia, dove assieme a Fersen nel 1947 inaugura il Teatro ai Parchi di Nervi. Nel 1950 lavora con Vittorio Gassman all'allestimento di Peer Gynt di Ibsen. Nel 1951 inizia l'attività di ceramista, per la quale riceverà il Primo Premio a Cannes nel 1955. Nel 1952 firma scena e costumi della sua prima opera lirica, la Diavolessa di Galuppi, per il teatro La Fenice di Venezia. Nello stesso anno decora la stanza dei bambini sulla nave Andrea Doria. Seguiranno numerosissime realizzazioni per le navi: tra le altre Marco Polo, Ausonia, Leonardo Da Vinci, Michelangelo.
Nel 1953 torna a lavorare con Gassman per il Tieste di Seneca. Nel 1955, realizza ancora assieme a Fersen due spettacoli che inaugurano la Sala Duse del Teatro Stabile di Genova.
Nel 1957 espone le sue ceramiche alla galleria Rotta, insieme a Stefano D'Amico, Lucio Fontana, Aligi Sassu.Nello stesso anno conosce Giulio Gianini, con il quale produce il film d'animazione I Paladini di Francia, che ottiene due premi a Bergamo e a Annecy.
Nel 1959, con il Cordovano di Goffredo Petrassi, realizza la prima opera per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 1960 esce il suo primo libro (testo e disegni), I Paladini di Francia, pubblicato da Mursia. L'edizione americana gli varrà la segnalazione sul New York Times tra i dieci migliori libri per l'infanzia nel 1969. Nel 1961 fonda insieme a Franco Enriquez, Glauco Mauri e Valeria Moriconi, la Compagnia dei Quattro, che nel 1962, al Teatro Romano di Verona, presenta La Bisbetica Domata di Shakespeare, spettacolo che verrà ripreso nei dieci anni successivi in Italia e all'estero, Premio San Genesio per il teatro. Nel 1963 viene chiamato al Festival di Glyndebourne, dove realizza le scene per Il Flauto Magico di Mozart, con la regia di Franco Enriquez. E' l'inizio di un decennio denso di collaborazioni con lo stesso festival e con altri teatri inglesi, attraverso la messa in scena di opere di Verdi, Rossini e soprattutto Mozart. Insieme ad alcuni artisti e critici, tra cui Max Bill, Vasarely, Flavio Costantini, Eugenio Carmi, Gillo Dorfless, Germano Celant, Germano Beringhelli, Paolo Minetti fonda a Genova il gruppo cooperativo Boccadasse che farà capo alla Galleria del Deposito. Nel 1964, insieme a Giulio Gianini, produce La Gazza Ladra che riceve numerosi premi, tra cui la Nomination all'Oscar. Nel 1967 e' chiamato da Colin Graham per Sogno di una notte di mezza estate di Britten all'English Opera Group, vince il Premio alla Biennale di Illustrazione di Bratislava e il premio I Dioscuri d'Oro per il teatro. Nel 1968 inizia il lungo sodalizio con Tonino Conte, che porterà nel 1976 alla fondazione del Teatro della Tosse. Con Ali Baba inizia un fervido periodo di pubblicazioni per la Emme Edizioni di Milano.Sempre del 1968 è la mostra 'Theatre Designs and Litographs' alla Wright Hepburn Gallery di Londra. Nel 1969 riceve ad Albisola il premio La Rosa d'Oro per la ceramica, e torna a collaborare con Fersen per un suo testo ebraico, nuova versione del Golem, al Maggio Musicale Fiorentino. Nel 1972 espone alla Biennale di Venezia nella sezione Grafica Sperimentale. Nel 1973 ottiene assieme a Gianini, col cortometraggio Pulcinella, la seconda Nomination all'Oscar e l'assunzione a membri dell'Academy. Nel 1974 va in scena, alla Piccola Scala, La tarantella di Pulcinella, su testo di Luzzati, musica di Gino Negri. In quest'anno Luzzati entra a far parte dell'AGI (Alliance Graphique Internationale), e illustra due volumi, tratti dalle Fiabe Italiane di Italo Calvino, per l'editore Einaudi.
Nel 1976 lavora a La Spezia con Gianni Rodari alla creazione dello spettacolo La storia di tutte le storie, con il coinvolgimento diretto dei bambini presenti. Nel 1977 scrive, con Tonino Conte, Facciamo Insieme Teatro per Einaudi. Il testo viene adottato in molte accademie di scenografia. Nel 1978 realizza con Gianini Il Flauto Magico, tratto dall'opera di Mozart, ad un passo dal vincere l'Oscar come film di animazione (purtroppo la durata del film era di 52 minuti contro i 60 previsti dal regolamento dell'Academy). Nel 1980 realizza una mostra di illustrazione alla Public Library di Boston. La sua attività teatrale trova un ampio riconoscimento con la mostra 'Il sipario magico di Emanuele Luzzati' curata dall'Università di Roma, al Palazzo delle Esposizioni. Genova, Torino, Milano, Bergamo, Magdeburgo, Bologna sono le successive tappe della mostra, che terminerà nel 1984. Nel 1981 riceve il Premio della Critica Teatrale a Firenze e il Premio Ubu per il teatro. Gilgamesh, del 1982, testo e regia di Tonino Conte, è il risultato più compiuto tra Luzzati e il Teatro Giocovita, gruppo con il quale ha realizzato vari spettacoli d'ombre. Premio Stregatto - Teatro per Ragazzi. E' docente di illustrazione al Politecnico Byron di Genova, mantenendo l'insegnamento fino al 1990. Nel 1983 inizia la collaborazione con il Rossini Opera Festival di Pesaro. Crea i costumi per il Don Chisciotte di Cervantes, regia di Maurizio Scaparro, spettacolo multimediale (cinema, teatro, televisione). Nel 1987 riceve il Premio Renato Simoni "Una Vita per il Teatro". Nel 1990 illustra Candido per Nuages. La mostra 'Le mille e una scena', realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia, fa il punto sull'opera di Luzzati nell'ambito di teatro, cinema, illustrazione. Riceve il Premio Armando Curcio per il teatro. Realizza con Gianini il film Jerusalem per Tower of David, Museum of the History of Jerusalem. Nel 1991 riceve il Premio Klingsor per l'attività di illustratore a Bratislava. Per i suoi settant'anni la città di Genova organizza una serie di festeggiamenti, tra cui la mostra 'Emanuele Luzzati, Viaggio nel Mondo Ebraico' al Museo Sant'Agostino. Riceve il Premio Mario Novaro e il Premio Città di Genova. Nel 1992 riceve la laurea honoris causa in Architettura dall'Università di Genova. Realizza con Gianini la parte animata del film La casa dei suoni di Claudio Abbado. Nel 1993 il centro George Pompidou organizza, assieme all'Unione dei Teatri d'Europa, la mostra 'Emanuele Luzzati Scénographe'. Dal 1° settembre apre e dirige una scuola di scenografia presso il Teatro della Tosse. Nel 1995 progetta il Premio Ubu e riceve il Premio Ubu per la scenografia dello spettacolo Nel Campo dei Miracoli O il Sogno di Pinocchio, regia di Tonino Conte, allestimento Teatro della Tosse. Nel 1996 riceve il Premio Grand Sorcier. Illustra Pinocchio di Collodi per le Edizioni Nuages, Milano. Premio speciale per la scenografia AGIS - I Biglietti d'Oro. Nel 1997 riceve il Premio Cervia e il Premio Critica Teatrale di Taranto. Allestisce il Presepio delle Favole a Torino (piazza Carlo Felice). Mostra 'Il Mondo Ebraico di Emanuele Luzzati' nel ghetto ebraico di Venezia. Nel 1998 progetta e realizza il Parco del Flauto Magico a Santa Margherita Ligure. Mostra 'Luzzati Illustratore' a Strasburgo. Nel dicembre 2000 viene inaugurato uno spazio dedicato a Emanuele Luzzati al Porto Antico di Genova, nella vecchia costruzione di Porta Siberia, ristrutturata a cura dello Studio di Renzo Piano. Nel 2001 illustra per Nuages una scelta di novelle del Decamerone. La città di Praga gli dedica due mostre. Nel 2002, sempre per Nuages, illustra il secondo volume di novelle del Decamerone e Animali Sapienti, favole di Giorgio Matteotti. E' del 2004 la realizzazione delle illustrazioni per Peter Pan e Wendy, ancora per Nuages. Attualmente sta lavorando alle illustrazioni de La Divina Commedia per il Corriere della Sera e alla realizzazione del Palio di Siena di Luglio 2004.
Incontrare di persona Emanuele Luzzati ha avuto un qualcosa di magico, forse perchè ci siamo trovati di fronte a un pezzo di storia dell'illustrazione Italiana degli ultimi sessant'anni. In realtà, quest'uomo minuto e all'apparenza fragile si è rivelato un gentilissimo e vivacissimo artista (o 'artigiano', come preferisce lui) ale prese, per propria scelta, con il gusto di sfide sempre nuove. Un artista capace di passare con la più totale disinvoltura dalla scenografia ai costumi, alla realizzazione di parchi giochi, all'animazione, alla ceramica, all'illustrazione pura e semplice, conosciuto di persona si è rivelato una persona gentile e modesta, dote quest'ultima non comune.
L'incontro di Emanuele Luzzati con il pubblico è stato un momento splendido, nel quale tutti si sono fermati ad ascoltare i ricordi (ma anche i progetti futuri) di questo 'bambino di 83 anni', come è stato definito Luzzati stesso.
Il Maestro al lavoro... e io che guardo !
Quando abbiamo chiesto a Emanuele Luzzati se avesse voglia di lasciarci una tavola come omaggio alla manifestazione, ci ha chiesto di poter utilizzare i pastelli a olio. Al momento di iniziare l'opera, Luzzati ha deciso di realizzare un omaggio alla casa editrice Nuages, riproducendo i personaggi da lui creati per i libri illustrati pubblicati dall'editore Cristina Taverna. Questo è il sorprendente risultato.
Pastelli a olio su legno, 50x70
Al termine del magico pomeriggio, Emanuele Luzzati si è concesso a lungo al pubblico sarzanese, firmando autografi e regalando disegni, prima di ripartire alla volta della 'sua' Genova. A noi, felici per questo incontro, è rimasta la sensazione di avere conosciuto un personaggio destinato a rimanere a lungo nella Storia dell'Arte del Novecento.
La copertina del volume "Peter Pan" edita da Nuages
Luca ENOCH e Mario ALBERTI (Lunedì 31 maggio 2004, ore 21.30)
Luca Enoch (Milano, 1962), originariamente grafico e illustratore free-lance, nel 1990 partecipa al concorso del Convegno del Fumetto di Prato, arrivando al primo posto. Il suo esordio professionale nel mondo dei fumetti avviene nel luglio 1991 su Fumo di China, per il quale realizza la saga fantasy Eliah. Nel 1992 realizza per l'Intrepido la breve storia Berserk, e dà quindi vita a Sprayliz, personaggio dalle numerose 'vite' editoriali, che nel 1995 gli varrà ben tre premi Fumo di China (miglior autore, testata e personaggio). Contemporaneamente dà vita ad una serie di personaggi per l'Intrepido (Piotr), per la rivista Action (Ninja Boy) e per il mensile L'Isola Che Non C'è (Skaters). Nel 1996 la rivista If lo premia a Cartoomics come promessa del fumetto Italiano.
Dopo la chiusura da parte della Star Comics del periodico Sprayliz Pocket, Enoch inizia a lavorare per Sergio Bonelli, sulle pagine dapprima di Legs Weaver e in seguito di Gea, serie a cadenza semestrale che crea dal nulla, occupandosi sia dei testi che dei disegni.
Nel frattempo scrive, assieme a Mario Alberti, la saga di Morgana, che attualmente è pubblicato in Francia, USA, Spagna e in Italia (da Vittorio Pavesio).
Mario Alberti (Trieste, 1965) vede la sua "nascita" professionale sulle pagine di Fumo di China, dove gli viene pubblicato il primo episodio di Holly Connick. Successivamente, oltre a pubblicare un secondo episodio di Holly Connick sempre su FdC, Alberti inizia a lavorare per l'Intrepido, dove realizza tra l'altro alcuni episodi di Dipartimento ESP.
Nel 1992, dopo aver sostenuto il 'provino', entra a far parte dello staff di Sergio Bonelli. Il suo primo lavoro, che uscirà l'anno seguente, è il Nathan Never #31, vincitore nel 1994 del premio Albertarelli.
Nel 1995 Alberti fa il suo esordio sulle pagine di Legs Weaver, disegnando il numero 2 della serie. Nel 1997 festeggia la nascita della sua bambina pubblicando la terza storia di Holly Connick, sulla collana Nuvole dell'editore Comics e Dintorni.
Nel 1999, Mario Alberti pubblica la prima storia di cui è autore, oltrechè disegnatore : si tratta dell' Immortale, albo speciale numero 4 di Legs Weaver.
Fino al 2003 continua la sua collaborazione con Bonelli, e nel frattempo inizia, assieme a Luca Enoch, la lavorazione di Morgana, che attualmente è pubblicato in Francia, USA, Spagna e in Italia (da Vittorio Pavesio). L'editore francese Les Humanoids lo ha voluto per illustrare Redhand, scritto da Kurt Busiek e di prossima pubblicazione.
Luca e Mario, in realtà, sono venuti a Sarzana un paio di giorni prima dell'incontro con il pubblico, spinti dal desiderio di concedersi un weekend di meritato riposo. Sono sbarcati a Sarzana nella tarda mattinata del 29 maggio, con una moglie e due figli ciascuno, ed hanno potuto godersi le bellezze della nostra zona.
Il 'dramma' si è consumato il giorno 31, data dell'incontro con il pubblico : una pioggia battente ha allagato Sarzana per tutta la giornata, e noi, dopo aver rischiato di doverci spostare all'interno del Palazzo Comunale, siamo alla fine riusciti a realizzare l'incontro in piazza, ma con pochi 'fedelissimi' (pochi ma buoni... più o meno !) e non pochi problemi di computer : le immagini di Redhand, che abbiamo proiettato in anteprima nazionale, infatti non volevano saperne di partire... Alla fine, dopo aver assistito ad una vasta gamma di errori più o meno critici di sistema, la presentazione è partita e ci ha permesso di godere delle splendide immagini di Mario. I due, simpaticissimi e molto bravi, non si sono fatti demoralizzare dal pubblico non numeroso e dalle avversità tecnologiche, ma ci hanno preso per mano e fatti entrare nel mondo di Morgana, di Redhand, di Gea e del loro lavoro in generale.
Foto di gruppo con intruso...
Avere due disegnatori contemporaneamente in piazza, oltre a essere un'esperienza nuova per noi, lo è stata anche per il pubblico, che ha potuto assistere contemporaneamente a ben due performances dal vivo : in pratica, appena il primo finiva di dare il nero, il secondo partiva a matita, poi tornava il primo col colore, e via così fino al compimento delle tavole che i due ci hanno regalato.
Luca Enoch ha deciso di lasciarci una Gea in versione "discinta", con ampio aiuto dei colori acrilici che (casualmente...) avevamo fatto trovare sul posto.
Acrilico su legno, 50x70
Mario Alberti, invece, ha mescolato gli acrilici con il vinavil per realizzare, per i coraggiosi che hanno sfidato le intemperie, una Morgana molto particolare...
Acrilico e vinavil su legno, 50x70
Alla fine ce ne siamo andati dopo l'una di notte, un pò rammaricati per le pessime condizioni del tempo, ma felici per aver comunque potuto conoscere meglio questi due bravissimi autori del panorama fumettistico di casa nostra.
La copertina del primo volume di Morgana
DENTIBLU' (Stefano BONFANTI e Barbara BARBIERI) (Mercoledì 2 giugno 2004, ore 21.30)
Chi sono i DenTiblù ? Due alieni, due persone rapite dagli alieni, un'entità intangibile, un par di bischeri (alla toscana, come direbbero loro)... O più semplicemente, due giovani 'toscanacci' molto simpatici che hanno iniziato a disegnare per farsi quattro risate e che, dopo il successo della serie Zannablù (che i due realizzano in toto, dall'ideazione alla stampa...), ora quattro risate le fanno fare a noi. Tra un cinghiale e l'altro, i due DenTiblù (che per motivi di sicurezza non rivelano le origini del loro nome... o non era proprio così ? Stefano ? Barbara ? Com'era ?) hanno anche raggiunto un accordo con la Ferrero che li porterà, tra una paio d'anni, a progettare le sorprese degli ovetti Kinder (praticamente il genere di lavoro che tutti vorrebbero fare...)
Anche Stefano e Barbara, purtroppo, hanno dovuto sperimentare la volubilità del clima sarzanese : dopo una giornata di sole e di caldo, dopo una cena molto divertente (i due ci hanno deliziato col racconto di film visti o da evitare di vedere), siamo usciti dal ristorante per materializzarci di fronte al pubblico e... PIOGGIA ! Incredibile ma vero ! Ovviamente, anche stavolta non ci siamo persi d'animo, e abbiamo raggiunto piazza Luni dove la gente ci attendeva trepidante. Il computer ha funzionato, abbiamo proiettato i trailers animati di Harry Porker e del Signore dei Porcelli, oltre ad uno spassosissimo filmato dal titolo 'Chi non salta...', il tutto sotto l'assedio di un signore non esattamente sobrio che ci ha aiutato a movimentare una serata che già di per sè ha volto al nonsense (memorabili i tentativi dei due DenTiblù, peraltro perfettamente riusciti, di tirare di mezzo il sottoscritto in battute o situazioni durante la serata).
La proiezione dell'attesissimo trailer de 'Il Signore dei Porcelli'
Alla fine, i due (Stefano alle matite e Barbara ai pennelli) ci hanno regalato una bellissima tavola a colori (sì, Barbara, ho detto proprio 'bellissima' !) con raffigurato il Cinghiale dalle Zanne Blu (maiuscolo, come l'Avvocato) alle prese con il Maiale Pazzo, altro personaggio della saga.
Acrilico su legno, 70x50
Un classico della letteratura del Novecento... ehm !
VAURO Senesi (Venerdì 4 giugno 2004, ore 21.30)
Vauro Senesi nasce a Pistoia nel 1955, vive e lavora a Roma.
È stato allievo di Pino Zac con il quale nel 1977 ha fondato Il Male; da allora la sua penna ha lasciato il segno sulle più importanti testate nazionali e estere: Satyricon, Linus, Cuore, I Quaderni del Sale, L'Heco des Savanes, El Jueves.
Giornalista professionista, è editorialista del Manifesto (nel quale, ogni giorno, viene pubblicata una sua vignetta), direttore del settimanale satirico Boxer e collabora con Corriere della Sera e Smemoranda.
Nel 1996 ha vinto il Premio di Satira politica di Forte dei Marmi. Negli ultimi anni ha raccontato la guerra in Afghanistan e la guerra in Iraq direttamente da Kabul e Baghdad, dove si reca ancora più volte l'anno in compagnia dell'amico Gino Strada, fondatore di Emergency.
Quella che abbiamo passato in compagnia di Vauro è stata la serata delle emozioni, delle risate, dell'angoscia per una situazione che conoscevamo (finora) solo attraverso il filtro dell'informazione 'ufficiale', del pubblico numerosissimo e muto, rapito dalle parole di questo squisito narratore che ha dato a tutti i presenti una carica che non si sentiva da tempo.
L'uomo Vauro ha due occhi che raccontano, una risata pronta e coinvolgente, la parlantina sciolta e pronta a colpire, non ha paura di parlare e di dire quello che pensa. Ci ha emozionato, Vauro, parlandoci con tanta passione, ci ha colpito come un pugno raccontandoci quello che non vediamo, ma che in alcuni luoghi del mondo è il terribile tran tran quotidiano, ma ci ha fatto anche ridere, con la sua capacità di sdrammatizzare e il suo sarcasmo fulminante.
Un momento della serata, con Vauro che parla al pubblico di Sarzana.
Anche Vauro ha accettato di buon grado di lasciarci una tavola come omaggio alla manifestazione, e visto che abbiamo parlato parecchio di guerra, perchè non dedicare la tavola (anzi, la vignetta) alla colomba della pace e alla sua evidente... ehm... stanchezza ?
Pennarello su legno, 50x70
Dall'atmosfera quasi incantata dell'incontro, siamo poi passati all'atmosfera decisamente più rilassata della cena, e la mattina dopo, mentre lo accompagnavamo alla stazione, sembrava di chiacchierare con un amico, capace di raccontarti delle sfortune di suo figlio (divenuto interista perchè convinto da Gino Strada) e delle balle che i giornali e le tv ci raccontano ogni giorno.
Quello con Vauro è stato l'incontro con una persona 'vera', un incontro che alla fine, d'accordo o no con le sue idee, penso ci abbia lasciato tutti un pochino più ricchi dentro.
'A Silviuccio, con simpatia, Vauro'...