Comic House a 'I Libri per Strada' 2009 - Vincenzo Sparagna
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- Creato Sabato, 30 Maggio 2009 08:53
- Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2013 21:37
- Pubblicato Sabato, 30 Maggio 2009 08:53
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Vincenzo SPARAGNA (sabato 13 giugno, ore 21.30, piazza Luni)
Vincenzo Sparagna nasce a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, il 28 luglio 1946. Sin da piccolo, grazie all’esempio di suo padre, Cristoforo Sparagna, pittore, scrittore e poeta, si appassiona al disegno e alla letteratura.
Al principio del 1978, dopo anni di militanza nel movimento e collaborazioni volontarie dal 1973 con il Manifesto, entra nel Male, firmandosi Tersite e diventando parte integrante di una direzione collettiva che comprende Vincino, Angelo Pasquini e Piero Losardo.
Nel 1979, insieme al gruppo della rivista Cannibale (Stefano Tamburini, Filippo Scozzari, Andrea Pazienza, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore), progetta la rivista Frigidaire, il cui primo numero va in edicola il 28 ottobre 1980. Frigidaire rappresenta una rivoluzione nel fumetto e nell’informazione europea e mondiale. E’ non solo una rivista di fumetti, racconti e reportage divenuti nel tempo leggendari e tradotti in moltissimi paesi, ma una critica permanente e ironica alla moderna “commedia dell’informazione”, una “enciclopedia del presente curiosa del futuro”.
Su Frigidaire si alternano molti dei migliori disegnatori e autori di fumetto italiani, europei e americani.
Nel 1983, con il giovane giornalista lituano Savik Shuster, V.S. realizza una falsa Stella Rossa che distribuisce clandestinamente in Afghanistan alle truppe sovietiche d’occupazione per annunciare “Basta con la guerra.Tutti a casa!”.
In precedenza, oltre ai tanti falsi italiani de Il Male, V.S. aveva già realizzato e distribuito clandestinamente (nel ’79, un anno prima di Solidarnosc) una falsa Trybuna Ludu (quotidiano del partito comunista polacco) con l’annuncio dello scioglimento del partito; e, nell’estate 1980, una falsa Pravda, con la notizia della fine dell’Unione Sovietica (“la Russia ha sconfitto i dèmoni. Né Unione, né Socialista, né Sovietiche, solo Repubbliche”).
Nel 1985, in parallelo con Frigidaire, fonda, con Andrea Pazienza che ne è l’imprinter, Frìzzer. Su Frìzzer, insieme ad Andrea Pazienza, inventa il Maivismo, una ironica teoria/movimento artistico, nata intorno ai suoi disegni commentati da Pazienza, che riassume tuttavia in chiave beffarda lo stupore e la novità della estetica frigideriana.
Nello stesso 1985, con Stefano Tamburini, crea la rivista Tempi Supplementari, “un branco di giovani lupi del fumetto a caccia di gloria”. Su Tempi Supplementari scopre e fa debuttare una seconda generazione di autori italiani, tra i quali Ugo Delucchi, Giuseppe Palumbo, Francesca Ghermandi, Gianluca Lerici (prof. Bad Trip) ecc.
Ancora nel 1985, con la grafica di copertina di Stefano Tamburini e l’aiuto di Paola Febbraro, fonda il trimestrale di subletteratura Vomito, di cui è direttore e teorico e che ospita centinaia di giovani autori e autrici, con racconti e poesie illustrate da disegni dello stesso Vincenzo Sparagna.
La morte per overdose di Stefano Tamburini nel 1986 e di Andrea Pazienza nel 1988 lo ferisce profondamente. Nel 1986 una decisione della Commissione Editoria presieduta da Giuliano Amato priva Frigidaire di diverse centinaia di milioni; comincia un lunghissimo ciclo di lutti, debiti, difficoltà e miseria.
Nel 1990 tuttavia, sempre in parallelo con Frigidaire, Vincenzo Sparagna inventa il Lunedì della Repubblica, primo giornale vero/falso. Dura per 24 numeri, poi è costretto a chiudere. La testata viene acquistata alla fine del 1991, dopo la chiusura, dal gruppo L'espresso-Repubblica, che ha deciso di far uscire la Repubblica anche di lunedì.
Nel 1995 dà vita, con Filippo Scozzari (suo unico socio nella Primo Carnera s.r.l., società editrice di Frigidaire dal 1980), a Il Nuovo Male, che esce per sei mesi, giusto il tempo per raccontare satiricamente in raffiche di testi e vignette la triste agonia della democrazia italiana nei vicoli burocratici e mediatici di Tangentopoli e del berlusconismo.
Nel 1998 è costretto a chiudere con un fallimento concordato la Primo Carnera, di cui era stato Amministratore Unico sin dalla fondazione. Ma riprende le uscite di Frigidaire con la Nuovo Pianeta, una sua ditta individuale. Il primo numero della nuova serie ospita la fotocronaca del viaggio clandestino di Oreste Scalzone in Italia nel trentennale del ’68.
Interrotte nuovamente le uscite per tre anni, Frigidaire torna in edicola nella primavera del 2001 con il n.201 e ci resta fino alla primavera del 2003 con il n.207. Nello stesso periodo pubblica anche “la piccola Unità”, firmandosi Vincenzino Gramsci.
Venduta la casa di Roma, ormai ricoperta di ipoteche, Vincenzo Sparagna si trasferisce in Umbria. Qui stampa ancora cinque numeri di Frigidaire a circolazione limitata (5.000 copie), tutti dedicati alla presentazione della sua ennesima invenzione: la Repubblica di Frigolandia, terra di Frigidaire, prima repubblica marinara di montagna. È una ex colonia affittata dal Comune di Giano dell’Umbria. Il progetto di Sparagna è farne un "museo-laboratorio, un’Accademia delle Invenzioni, un città immaginaria della Arte Maivista, un monastero eurotibetano".
A settembre 2008 esce il volume illustrato “Frigidaire, l’incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d’arte del mondo”
(biografia tratta da Wikipedia.it)
Vincenzo Sparagna al tavolo dei "Libri per Strada"
Vincenzo Sparagna, con la sua aria da nonno psichedelico, è uno di quei personaggi con i quali servirebbe di stare a contatto per una settimana, per poter godere di una minima parte delle avventure che ha da raccontare.
Al suo arrivo a Sarzana, scortato dall'amico (e cittadino di Frigolandia) Gianluca Ferro, ci dirigiamo verso la cena, durante la quale Sparagna ci racconta qualche aneddoto che non ha trovato posto nel libro.
La presentazione altro non è che una scusa per ripercorrere assieme gli anni, meravigliosi e dannati, di Frigidaire e delle esperienze di controcultura a fumetti dell'editoria italiana, nelle quali Vincenzo ha avuto un ruolo da protagonista assoluto.
Vincenzo Sparagna disegna sulla tavola
Oltre ad essere un fine intellettuale, lo Sparagna si diletta da sempre di disegno e illustrazione, seguendo le orme del padre e i crismi dell'Arte Maivista, da lui inventata assieme a quel genio che fu Andrea Pazienza. Perciò anche a lui è "toccato" il rito della performance dal vivo, per la quale si è avvalso di pennarelli di vario colore.
Pennarelli su legno, 50x70
Al termine dell'incontro, dopo performance e session di firme, non ci è rimasto che diventare anche noi, per tutto il 2009, cittadini di Frigolandia, attraverso la stipula dell'apposito passaporto ed il versamento di 100 euri tondi tondi allo Sparagna.